Quando la letteratura diventa un luogo
Il romanzo d’esordio della storica dell’arte Valeria Santoleri
L’infanzia non soltanto come fase della vita ma come luogo in cui crescere diversamente e troppo in fretta. A Ortona a Mare, in una casa in cui c’è sempre il sole, vive Luce, con una nonna che le insegna che l’amore può non essere necessariamente materno.
Un romanzo d’esordio, questo di Valeria Santoleri, che sorprende per intensità e perfezione di linguaggio.
La casa d’infanzia fa da sfondo non trascurabile a una narrazione il cui nitore tocca il cuore.
Sono fotografie di donne, colte e un po’ distratte, sono diari pieni di pagine bianche, quelli che narrano di una madre che non c’è, sono appunti di sogni, quelli degli anni dell’università a Roma, scritti su scatoloni mai aperti in una casa di passaggio, una fra tante altre.
Pochi istanti davanti al cancello della villa della nonna a Ortona a Mare per decidere se entrare oppure no, dopo tantissimi anni di assenza.
Sono gli attimi in cui va in scena la vita sotto forma di ricordo e questo romanzo diventa un attimo, come il sorriso della nonna.
Valeria Santoleri - MIO NONNO ERA UN MAGO E MIA MADRE ERA COMUNISTA - in libreria dal 29 novembre, BIBI BOOK.
Di Benedetta Reverberi