Una peccatrice è considerato il primo dei “romanzi fiorentini” anche se Verga lo scrisse nel 1864, quando era ancora a Catania. Una sera di maggio, mentre Pietro Brusio, studente di Legge e aspirante commediografo, è a passeggio con l’amico Raimondo nel viale della Villa pubblica di Catania, la vede. Gli basta incontrarla di sfuggita per innamorarsi perdutamente di lei. È sposata Narcisa Valderi contessa di Prato, ed è sempre con l’adorante marito, ma questo non le impedisce di accettare che un codazzo di cicisbei la segua. Pur essendosi accorta dello sguardo di Pietro, lo ignora. Il tormento d’amore accende in lui l’ispirazione e mette a punto Gilberto, un’opera teatrale che gli procura successo. La piece si tiene a Napoli e proprio lì Pietro incontra Narcisa. Il loro amore si consuma passionale di fronte al mare, ma l’ardore di Pietro si spegne e Narcisa decide di morire.

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